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29 Novembre 2023 - Libri
Il libro “fantasma” di Verne e il primo genocidio della Storia Contemporanea
Jules Verne e l’epopea vandeana

“Cittadini repubblicani, non c'è più nessuna Vandea! È morta sotto la nostra sciabola libera, con le sue donne e i suoi bambini. L'abbiamo appena sepolta nelle paludi e nei boschi di Savenay. Secondo gli ordini che mi avete dato, ho schiacciato i bambini sotto gli zoccoli dei cavalli, e massacrato le donne che non partoriranno più briganti. Non ho un solo prigioniero da rimproverarmi. Li ho sterminati tutti... le strade sono seminate di cadaveri.”
François Joseph Westermann, alias “il macellaio della Vandea” (lettera al Comitato di Salute Pubblica, 23 dicembre 1793)
“Gli accadimenti storici non sono mai compresi pienamente nell’incandescenza delle passioni che li accompagnano, ma a una discreta distanza, quando vengono raffreddate dal tempo. Per molto tempo si è rifiutato di ascoltare e di accettare quanto era stato gridato dalla bocca di coloro che morivano, che venivano bruciati vivi: i contadini di una terra laboriosa, per i quali sembrava fosse stata fatta la Rivoluzione, ma che la stessa Rivoluzione oppresse e umiliò fino all’estremo limite; ebbene, proprio questi contadini si ribellarono contro di essa!”
Aleksandr Isaevič Solženicyn [...]

La musica cambia, si evolve (?), mutano gli interpreti, i gusti, la platea. Ma, oggettivamente un prodotto, se di qualità, resiste immarcescibile alle intemperie del tempo che trascorre inesorabile. Alle volte mi domando se avrei apprezzato allo stesso modo alcuni lavori discografici pubblicati nei primi anni ’90 se fossero stati editi ai nostri giorni.
Non posso non pensare ad alcuni album che hanno dato lustro alla nostra Pop Music, tutti sfornati in un periodo che mi piace definire come Gold Pop Era. [...]

Scenari hollywoodiani irrompono nella realtà, ma non è fiction. Tutto è estremizzato, documentato virtualmente, l'orrore diventa digitale e globalizzato. Nessuno si aspettava questa escalation terroristica pianificata in ogni dettaglio. Sicuramente, non se lo aspettavano i 3000 raver che ballavano felici e contenti la Goa-Trance, ignari dell'inferno che avrebbero vissuto. Un rave non troppo distante dal muro di confine, una barriera che consideravano sicura. Invece, proprio come nei film più distopici, Hamas non ha trovato curiosamente ostacoli ed è avanzata [...]

“E nella notte nera come il nulla,
a un tratto, col fragor d’arduo dirupo
che frana, il tuono rimbombò di schianto:
rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,
e poi vanì. Soave allora un canto
s’udì di madre, e il moto di una culla”.
Giovanni Pascoli, Il Tuono
Rimbomba in un lungo e spoglio corridoio qualsiasi passo e il gelido schiaffo di sbarre che si chiudono. [...]

Alla fine, cos’è il talento? Basta nascerci? Un dono divino? Dato a che pro? A che scopo?
Nel mio caso si può veramente dire che io sia bravo a fare qualcosa? O, piuttosto, è tutta una questione di squallida matematica e di sistema metrico decimale?
Mi chiamo B. e faccio l’attore Porno, sono il migliore? Probabile. Ho meriti? No. È solo una questione di nascita, come nascere dalla parte giusta del mondo e cercare di affermare [...]


"A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali"
M. J. Sullivan - scrittore
"Le ferite sono luoghi in cui la luce entra in te"
J. Rumi - poeta persiano
La seconda ferita emotiva è l'abbandono e porta con sé la maschera del dipendente. Rispetto ad altre, la ferita d'abbandono, anche se si differenzia [...]