Il grande scacchiere globale
Scenari hollywoodiani irrompono nella realtà, ma non è fiction. Tutto è estremizzato, documentato virtualmente, l'orrore diventa digitale e globalizzato. Nessuno si aspettava questa escalation terroristica pianificata in ogni dettaglio. Sicuramente, non se lo aspettavano i 3000 raver che ballavano felici e contenti la Goa-Trance, ignari dell'inferno che avrebbero vissuto. Un rave non troppo distante dal muro di confine, una barriera che consideravano sicura. Invece, proprio come nei film più distopici, Hamas non ha trovato curiosamente ostacoli ed è avanzata senza problemi, sparando sulla folla impaurita che fuggiva nel deserto. Una mattanza allucinante, dove i miliziani palestinesi sono scesi anche dal cielo come novelle arpie. Una strage simbolica, perché colpisce una grande manifestazione musicale, colpisce l'otium di giovani israeliani e occidentali che ballano e si divertono.
La musica come espressione di libertà individuale, considerata peccaminosa dai fondamentalisti islamici, ed è curioso come anche la destra nostrana, ovviamente in altro contesto, come primo atto politico abbia partorito una legge anti-rave. Al Bataclan i terroristi hanno fatto una strage durante un concerto rock. Gli stessi finti ambientalisti di Ultima Generazione, sempre fatte le dovute proporzioni, si sono scagliati contro le opere d'arte. Colpire la libera creatività umana funziona a livello mediatico, si agisce sempre attraverso simboli per alimentare l'aspetto emozionale della psicologia di massa, raramente si colpiscono istituzioni, multinazionali, banche. I civili sono i capri espiatori prediletti, infatti, ad oggi siamo arrivati a circa 11.000 morti palestinesi, senza contare decine di migliaia di feriti e più di 4.000 bambini uccisi. Siamo in pieno genocidio e nessuno sembra voler seriamente arrestare la furia della vendetta israeliana.
L'estrema destra israeliana e l'estrema destra di Hamas sono governate dalla stessa regia, dalle stesse forze oscure che si alimentano attraverso il caos e la violenza. L'intera zona è il campo di battaglia di questi soggetti che vogliono modellare il nuovo mondo mediorientale, inserendolo nello scacchiere mondiale attraverso nuovi equilibri e rapporti di forza. L'intera zona è il grande ring del pianeta, dove i contendenti sono solo gli avatar sacrificali di ben altri poteri che fabbricano e aggiornano il risiko globalizzato.
Questi due mondi, così lontani e così vicini, hanno le stesse matrici occulte e, dopo aver eliminato Rabin e Arafat, gli ultimi due leader che potevano siglare una sorta di pace tra i due popoli, sono arrivate le destre radicali, il cui compito è appunto fomentare il paradigma dello scontro eterno, del terrore senza fine. Cui prodest? Giova alla Palestina essere estinta definitivamente? Giova alla sua popolazione morire per un Dio illusorio? Giova al popolo israeliano essere governati dal Likud, partito reazionario compromesso da mille scandali di ogni natura, e il conseguente rigurgito antisemita? Chi beneficia di questo martirio collettivo? Giova a tutte quelle forze esterne che gestiscono la governance mondiale.
Il reset neoliberista non poteva limitarsi alla pandemia, al paradigma Green, al rinnovo dell'assetto industriale, doveva per forza contemplare nuove guerre, atte a smuovere l'intero impianto capitalista. Allora si è iniziato con la guerra tra Russia e Ucraina e oggi si continua tra Hamas e lo Stato di Israele. La trasformazione dell'attuale assetto geopolitico per un NWO vedrà tanti altri conflitti, una sorta di terza guerra mondiale spalmata in decenni di caos, tra attentati terroristici, false flag, complotti di ogni genere e, soprattutto, abili burattinai che gestiscono le fazioni belligeranti. Oltre agli aspetti militari e geopolitici, ci sono anche ragioni di natura più profonda e sottile, ovvero, quelle di creare nuove forme-pensiero basate sul terrore condiviso a livello planetario. Dove si vuol arrivare esportando queste forme-pensiero distruttive basate sulla paura? Si vuole alimentare il tutti contro tutti, che spingerà successivamente le masse verso posizioni più reazionarie e nazionalistiche.
Queste nuove governance incarneranno, e già avviene, le sentinelle del neoliberismo in tempi di parziale risveglio collettivo. Dopo che le finte sinistre parlamentari avevano alimentato il moloch del Dio denaro, svuotandosi e annullandosi nel liberismo più selvaggio, le nuove destre offriranno sicurezza verso nemici vecchi e nuovi, saranno i baluardi del popolo offeso e tradito. In realtà, saranno legittimate a trasformare le vecchie democrazie, considerate obsolete, in tante democrature e oligarchie, e pure coloro che si ergeranno a guardiani del mondo saranno legittimati a limitare le libertà individuali su tutti i fronti. Il rito è servito, il nuovo/vecchio Moloch può cibarsi e soddisfare la sua eterna fame atavica di anime.