Fuori dalla gabbia della mente - InEsergo

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29  Marzo 2024 - InterEssere

La mindfulness come via per la guarigione e la realizzazione

Fuori dalla gabbia della mente

Mentre sono seduto qui non penso qualcos’altro, non penso al passato o al futuro. Siedo qui e so che sto seduto qui. È molto importante. Si tende a vivere nel futuro, invece di vivere qui e ora. Diciamo sempre “aspetta che finisco università, e allora sarò realmente vivo “. Poi, quando ci siamo laureati, e non è stato facile, rimandiamo ancora: “solo quando non lavoro mi sentirò realmente vivo “. Dopo il lavoro, la macchina. Dopo la macchina, la casa. Non siamo capaci di di sentirci vivi nel momento presente. Tendiamo a posporre in un futuro generalmente lontano, non sappiamo quando. Ma il momento di essere vivi è adesso. Altrimenti c’è il pericolo che tutta la vita trascorra senza essere riusciti a viverla. La tecnica, se si può chiamare così, consiste in questo: essere in questo preciso momento, essere consapevoli che siamo, qui e adesso, perché l’unico momento per essere vivi e proprio adesso.
Thich Nhat Hanh, Essere Pace

Il disagio psicofisico oggi è dilagante e coinvolge un numero sempre maggiore di persone che chiedono nuove risposte di guarigione. Ecco una risposta: divenire consapevoli delle illusioni e della gabbia della personalità.

Per liberarsi dal dominio della mente bisogna riportarsi al corpo, il quale rimane il mezzo per l’esperienza, costituendo il presupposto fondamentale per lo sviluppo dell’autocoscienza o “presenza cosciente”. È interessante notare come la stessa parola persona (da per-sonàr, risuonare a traverso) venisse impiegata dai latini per indicare la maschera di legno indossata dagli attori degli antichi teatri greci e italiani che accentuava i tratti del viso e della bocca, per amplificare il suono e farlo risuonare nella vastità degli scenari teatrali. Solo successivamente si è parlato di personaggi. Per poter evolvere bisogna educarsi dentro, per poter ex-ducere (portare fuori) la verità su se stessi occorre riconoscere le maschere che indossiamo, liberandoci dalla sottomissione alla quale ci condannano, spesso per l’arco di intere esistenze.

Il riconoscimento e la dismissione della maschera-persona corrispondono a quella dell’Io-Ego-personalità verso cui nutriamo, per lo più inconsapevolmente, un rapporto di subordinazione. Ecco perché la mente egoica risulta infine essere la limitazione prevalente per avere accesso al potenziale creativo. La Mindfulness – termine che designa lo stato di pienezza della mente – è la meditazione applicata alle neuroscienze e alla psicologia per darci un potente strumento per lo sviluppo e la realizzazione del potenziale umano. Il suo scopo, certamente unico, é di condurre il partecipante alla capacità di sviluppare una comprensione trasformativa dell’esperienza, rendendo il cervello più creativo e dinamico. Inoltre, essa offre l’opportunità di apprendere che il modello della nostra esperienza di vita è modificabile in ogni istante.

La presenza della meditazione anche in corsi per aziende rivolti a managers non dovrebbe stupire. Così come non ci si meraviglia più di fronte a molti “casi” di stress, ansia e depressione felicemente curati attraverso la pratica meditativa. È scientificamente dimostrato che la meditazione agisce sulle sinapsi cerebrali e sulla produzione di endorfine, acuendo l’intuizione e innalzando la sensazione di benessere. E non vi è dubbio sul fatto che, quando si sta bene con se stessi, si possono compiere azioni meravigliose mentre mai se ne potrebbero compiere di infauste.

A chi è utile la Mindfulness? A tutti coloro che vogliono ricevere un insegnamento originario, non contaminato dalle mode, a chi vuole imparare a meditare per migliorare la qualità della propria vita, a chi vuole seriamente intraprendere un percorso su di sé che lo condurrà inequivocabilmente a una trasformazione interiore e alla realizzazione; conoscendo la via sarà così possibile insegnare la meditazione ad altri. La mindfulness è uno strumento di problem solving eccezionale e alla portata di tutti, alleviando fino a liberare le persone dalle emozioni di sofferenza che le angosciano: può pertanto essere efficacemente integrata nelle professioni terapeutiche, di relazione d’aiuto o in ambito aziendale (medici, psicologi e psicoterapeuti, naturopati, educatori, counselors, formatori, insegnanti di yoga). Se ne apprendono i fondamenti e si pratica in ogni istante, nel quotidiano, per vedere i significativi cambiamenti che conferisce al flusso degli eventi, rendendo il praticante consapevolmente responsabile e non più vittima degli stessi.

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