ATTUALITA'
Dalla musica alla vita, in un susseguirsi di note e intuizioni istantanee
Parliamo di improvvisazione

Tutti noi in un modo o nell’altro amiamo la musica. Tante volte vi sarà capitato di chiedervi, osservando i musicisti nell’espressione della loro arte, se quello che eseguono è studiato o creato all’istante, cioè improvvisato. È seducente l’idea di riuscire a prendere uno strumento in mano e creare qualcosa, una melodia, una bozza di canzone, una qualsivoglia serie di note che abbia un senso compiuto rispetto alla nostra sensibilità buttandola giù all’istante.
Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha approcciato uno strumento musicale, spesso senza nessuna cognizione, con curiosità, magari barcamenandosi goffamente tra le corde di una chitarra o tra i tasti del pianoforte, semplicemente giocando con lo strumento; e tutti abbiamo provato un’enorme soddisfazione quando, in questa maniera così istintuale, casuale, intuitiva, siamo riusciti a individuare una combinazione di suoni piacevole all’orecchio, forse anche a quello di chi in quel momento condivideva la nostra esperienza.
Tutto ciò per un neofita potrebbe sembrare un gesto da niente: si tratta in realtà di un vero e proprio approccio all’arte dell’improvvisazione e in un certo senso dell’approccio più onesto e genuino verso questa forma di composizione istantanea. L’improvvisazione, anche nelle modalità più naif, più embrionali, quasi infantili, può regalarci un senso di soddisfazione, di creatività: la materializzazione di una serie di eventi sonori in tempo reale elargisce sempre una sensazione che anche in seguito, magari da provetti musicisti, riuscirà ad appagarci.
Ma come viene affrontato il gesto improvvisativo da chi invece ne ha sviscerato le innumerevoli potenzialità? Keith Jarret, uno dei più importanti pianisti jazz, raffinato improvvisatore, raccontando le tecniche da lui adoperate per improvvisare in modo efficace, ci dice che è sua prassi disfarsi delle abitudini esecutive consolidate, rivolgendo l’attenzione al corpo fisico, alle mani che possiedono quelle conoscenze (movimenti, gesti, tecniche) di cui lui è inconsapevole. [...]

Alice canta “La recessione” e nulla sembra più appropriato a ciò che stiamo vivendo
Rivedremo calzoni coi rattoppi
Rossi tramonti sui borghi
Vuoti di macchine
Pieni di povera gente
Che sarà tornata da Torino o dalla Germania
Rossi tramonti sui borghi
Vuoti di macchine
Pieni di povera gente
Che sarà tornata da Torino o dalla Germania
È il 1992. Alice nel suo Mezzogiorno sulle Alpi canta La Recessione di Pier Paolo Pasolini, poesia originariamente in friulano (poi tradotta da Pasolini stesso) musicata da Mino Di Martino. Sono passati quasi trent’anni dall’album di Alice e quasi cinquanta dal Tetro Entusiasmo del cantore di Casarsa. La storia è spesso costellata di anime in grado di intravvedere il futuro [...]

Da Montanelli a Oakeshott: alla ricerca dell'Italia, un paese mai nato
Quale domani per l’Italia?
«Per l’Italia nessuno. Perché un paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di non sapere nulla non può avere un domani. Se mi chiedi che cosa sarà il domani per gli italiani, forse sarà un domani brillantissimo; per gli italiani, non per l’Italia.
Ricordo una definizione dell’Italia che mi dette un mio maestro e benefattore, il grande giornalista Ugo Ojetti: “Ma non hai ancora capito? L’Italia è un paese di contemporanei, senza antenati né posteri, perché senza memoria”. [...]

Comprendere la manipolazione divisiva della realtà per salvaguardare il pensiero critico e superare le contrapposizioni
“Gli uomini sono fatti in modo da doversi necessariamente tormentare a vicenda”
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
“Il mondo è un grande tempio dedicato alla discordia”
Voltaire
“Quando il gregge si sbanda, il lupo acciuffa sempre qualche pecora”
(Proverbio)
Diciamocelo francamente, il giochino è svelato. Ormai è talmente palese che chi non riesce a coglierlo non so che problemi abbia. [...]

Il viaggio nell'arte (e l'arte nei viaggi) di Stefano Faravelli: maestro di stupore
“Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità.”
Albert Einstein
“Me ne sto una intera mattinata a dipingere la scarpata che scende alla spiaggetta amata detta della ‘mezzatorre’. L’occhio della mente fisso alla bellezza dell’inorganico. […] Quando con il pennello piatto assesto la velatura orizzontale del mare [...]

Perché dal baratro nascerà un uomo nuovo
“Non si può trasformare il buio in luce e l'apatia in movimento senza emozione”
Carl Gustav Jung
“Finché non saremo liberi, torneremo ancora”
Franco Battiato
“La bellezza salverà il mondo”
Principe Myškin, da “L’Idiota” di Fëdor Dostoevskij
Il buio è sceso sul mondo. È in ogni dove. Nelle strade deserte, nelle piazze, nell’assenza di profumi e sentori. [...]

Chi scrive non conosce la verità, a differenza della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che con l’indefesso concorso dei mezzi di comunicazione ha già perfettamente chiarito a se stessa le cause della tragedia di Genova. E quindi mentalmente archiviato la questione. Chi scrive non fa complottismo e non ama la dietrologia. Chi scrive è un privato cittadino che ha scelto di impiegare del tempo per mettere insieme i tasselli, informarsi, leggere, cercando di capire. E ne ha ricavato una serie di contraddittorietà, a oltre due anni dal 14 Agosto 2018, pubblicate per provare a scalfire nel suo piccolo qualche lambiccata certezza e, di converso, alimentare il dubbio, l’afflato alla domanda, che è il sale della cultura e l’antefatto della verità. [...]

















26 Aprile 2018 - Attualità
Musica ricavata da astronomia: l'esperimento di Mark Heyer


02 Marzo 2018 - Attualità
Mindfulness qui e ora: un approccio rivoluzionario alla vita
