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Enrico Pietra: 47 anni, appassionato da sempre di musica, cinema e scrittura. Ho deciso di fondare InEsergo.it per creare uno spazio di lettura alternativa, stufo di pubblicare articoli per portali web generalisti che premiano lo scrittore in base ai click: metodologia non solo svilente ma soprattutto fuorviante perché alla lunga induce ad alimentare esclusivamente il gossip di basso profilo. Credo fortemente nella rete come mezzo di divulgazione e aggregazione, purché sorretto da rigoroso spirito critico. Vorrei che questa fosse una comunità in espansione, senza fini di lucro, pronta ad accogliere chiunque abbia qualcosa di interessante e intelligente da comunicare. Sono convinto che la bellezza sia in ogni dove e coglierla un modo per rendere le nostre vite migliori.
 
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Michele Lepera: Sono nato nell’anno di The Wall, Communiquè, Rust Never Sleeps. Il giorno dopo in cui venni al mondo arrivò uno Sheik Yerbouti che, sgasando, fece mangiare la polvere del deserto a tre poveri magi sperduti. Non mi portò nulla in dono se non l’avvertimento di non mangiare la neve gialla.
 
In casa c’era un LP dei Dire Straits, il primo. A mia mamma piaceva Sultans of Swing, la prima del lato B. Per anni anche io ho ascoltato solo quella e quel lato. Poi un giorno, la curiosità vinse il timore dell’ignoto e girai il vinile. Grazie a quella scelta insignificante imparai cos’è il Viaggio.
 
Irlanda, Patagonia, Groenlandia, Danubio, Mongolia, Cammino di Santiago sono state le mie principali tappe di crescita. Di viaggi altrui leggo: Chatwin, Rumiz, Magris, Thoreau, Tabucchi, Faravelli, Le Breton.
 
Ampliando i punti di vista ho cominciato a capire che i viaggi più profondi sono specchio del proprio spazio interiore; e che le parole sono davvero magiche se generano spazio e silenzio.  
 
Sono sposato con la mia compagna di viaggi e sono papà.
Dario Guardino: Mi presento: sono Dario Guardino, ho 47 anni e adoro la vita a 360°. Amo condividere esperienze, passioni, vita vissuta, ed è per questo che ho scelto di collaborare con InEsergo.it, luogo di condivisione per eccellenza. Mi diletto nella lettura, con una naturale propensione per i gialli di natura psicologica. Scrivere mi rilassa e mi fa stare bene; ho all’attivo un piccolo libercolo intitolato “Interno notte” , una raccolta di piccoli racconti a sfondo onirico-surreale pubblicato qualche anno fa da Melqart Communication, giovane e rampante casa editrice saccense. Collaboro da tredici anni con la rivista Guitar Club, la principale testata giornalistica cartacea sulla chitarra elettrica da oltre 30 anni in Italia. Di professione sono un insegnante delle medie e nel tempo libero mi occupo di musica (insegno chitarra). Suono live nei pub/club esibendomi con alcune formazioni elettriche e unplugged, dividendomi tra la Sicilia (mia terra d’origine) e Cremona, quella di adozione. Allo stesso modo mi nutro avidamente di cinema e dispongo di una cospicua videoteca, che curo periodicamente come un vero nerd che si rispetti.
Lorenzo Marciante: Sono nato a Sciacca il 15 settembre del 1990. Mi sono laureato in Filosofia presso l’Università di Pisa.
Ho conseguito, sempre a Pisa, la laurea specialistica nel corso di studi “Filosofia e Forme del Sapere”.
Attualmente sto proseguendo gli studi: sono iscritto a un master in Counseling e lavoro presso Amnesty International.
Le mie passioni più grandi sono la scrittura, la letteratura e la musica d’autore.
Con la casa editrice “Melqart Communication” di Sciacca (AG) ho già pubblicato un volume di poesie, “I sentieri della fragilità” (2012).
“Frammenti composti”, sempre per Melqart Communication Editore, è il mio secondo libro di poesie.
Salvatore D'Antoni: Mi chiamo Salvatore D'Antoni, sono nato a Sciacca nel 1985, mi pare fosse lunedì. Ho scritto due raccolte di racconti, "Educazione Cinica" con Melqart Communication, "Parentesi Croniche" tramite crowdfunding con Bookabook e "Una Penombra Accecante", un racconto breve che fa parte della collana editoriale Coupe de Foudre di Aulino Editore.

Sono appassionato di Cinema, Serie tv, Sport e Musica.
Dormo poco quando posso, mangio bene se posso, bevo moderatamente se voglio.
Nicola Cantatore: Sono nato a Roma, pochi mesi prima che l’uomo mettesse piede sulla luna e che Woodstock radunasse migliaia di persone sotto un palco ad ascoltare il rock nell’utopia che la musica potesse cambiare il mondo: forse è grazie a questi due eventi che poi le letture di Verne, Asimov, Bradbury mi hanno fatto compagnia da adolescente, alternate a Orwell, Fromm, alla mitologia, alle filosofie orientali e alle serie televisive Spazio 1999 e Star Trek; la musica mi è invece entrata nel DNA con "The dark side of the moon", diventando il mio lavoro oltre a rimanere la mia grande passione.
Oggi ascolto di tutto, dall’Hard Rock al Jazz d’avanguardia, dalla musica da film alla musica classica; da musicista ho realizzato ultimamente un “concept album”, che concentra nei solchi di un vinile il mio backgroung musicale, e nel frattempo ho conseguito una laurea triennale in “chitarra Jazz” ed una specialistica in “Jazz”. Per vivere, da 20 anni faccio tournée su e giu per l’Italia e nel mondo, ho calcato i palchi dei più importanti teatri Italiani e i più prestigiosi stage internazionali, da Vancouver a Shangai, passando per Chicago, Montreal, Stoccarda, Mosca, Montecarlo, Guadalajara e tantissimi altri con L’Orchestra Italiana di Renzo Arbore di cui sono il chitarrista elettrico da circa 15 anni e prima ancora con Rita Pavone e varie orchestre di musica leggera oltre a tanti altri Artisti.

Quando non viaggio mi dedico con gioia ed entusiasmo all’insegnamento della musica, che svolgo nelle scuole di musica private e nei Conservatori cercando sempre di dare un impronta “umanistica” all’insegnamento e al rapporto con gli allievi. Da sempre allergico al “convenzionale”, alla “tecnologia regressiva” oltre che al “pensiero unico”, convinto sostenitore che la cultura e l’arte nelle sue diverse forme espressive devono essere uno dei nutrimenti primari dell’uomo per migliorare il mondo in cui viviamo, in questo inizio di 2021 accolgo con entusiasmo l’invito di condividere le mie impressioni su “In Esergo”.

Antonio Sutera: Sono nato in una città di mare che mi porto dietro.
Mi piace la storia come le storie. Mi basta poco per entrare in un altro mondo a scapito delle scadenze.

Ora vivo a Pisa e insegno a scuola. Tra i miei difetti rientrano i momenti in cui sparisco e l'inclinazione alle imitazioni.
Roberto Ursino: classe ’77, Roccellese D.O.C. (solo per sbaglio nato a Genova ma, ahimè, genoano inguaribile), mi definiscono le mie passioni e la Bellezza che esse apportano alla mia vita. In primis la musica (rock&metal in-my-blood); e a ruota: Lett(erat)ura, Cinema e sport (NB: il Tennis è Lo Sport, tutti gli altri sono sport minori…). Da laureato in Scienze Politiche, anche la politica sarebbe tra le mie passioni ma, essendo quella con la P maiuscola merce introvabile nel Bel Paese, ho perso le speranze di coltivarla in questa vita.  
 
Ogni mattina mi alzo e so di dover lottare con le unghie e con i denti per strappare al Tempo Tiranno lo spazio per coltivarle tutte, districandomi tra i pressanti impegni genitoriali, coniugali, lavorativi et casinistica varia…
Simone Galgano: Nato a Bologna, classe 70, lavoro in una comunità psichiatrica e nell'ambito musicale.
Il mio primo amore fu la batteria e poi passai al pianoforte, prediligendo la composizione e l'arrangiamento. Appassionato di cinema, pittura, da oltre 10 anni blogger e ricercatore dell'occulto.

Cristina Ombra: Fin da piccola ho sempre amato viaggiare e quello che mi affascina maggiormente del viaggio è lasciare ciò che è noto e conosciuto per incontrare nuovi paesaggi e nuove persone. Vedo la psicoterapia come un viaggio di scoperta con il quale armonizzarsi ed entrare in contatto con la parte più autentica di se stessi. Mi sono sempre interessata di psicologia e spiritualità, iniziando con lo yoga sin dagli anni della maturità liceale. Durante il percorso universitario ho iniziato a esercitare il Taijiquan per poi approfondire le pratiche del Taiko Do e della meditazione trascendentale integrandole con esperienze di psicoterapie psicocorporee come la bioenergetica.
A partire dai primi anni ’90 l’incontro con il Buddismo mi ha fornito ulteriori strumenti per comprendere con una certa profondità la natura della psiche e le strette interrelazioni tra mente e corpo.
Numerosi ritiri in Giappone mi hanno permesso di sperimentare la meditazione in maniera intensiva e ricevere insegnamenti da qualificati maestri della tradizione Soto Zen. Ho approfondito ulteriormente le mie conoscenze presso il monastero Tosho-ji di Tokyo del Maestro Tetsujyo Deguchi che è il principale riferimento per la pratica dei Koan e della concentrazione profonda.

Parallelamente a questo percorso spirituale ho intrapreso il cammino che mi ha portato a svolgere la professione di psicologa e psicoterapeuta, dalla laurea all’Università di Torino a un percorso formativo prima nell’ambito della psicoterapia umanistica e poi in quello dell’ipnosi ericksoniana. Oggi svolgo attività come psicoterapeuta individuale, di coppia e di gruppo, e da oltre vent’anni mi occupo delle aree comuni tra meditazione, mindfulness, psicoterapia e ipnosi. Contribuisco e collaboro alla prevenzione del disagio psichico e alla promozione del benessere psicoemotivo attraverso seminari di crescita personale e professionale in Italia e Giappone.
Sono certa che occuparsi del dolore degli altri per contribuire a restituire il benessere sia il modo migliore per dare senso e pienezza anche alla mia vita.

Salvina Adamo: ho alcune resistenze a scrivere qualcosa su di me perché le descrizioni mi stanno strette e rischiano di impoverire e creare gabbie. Ma scelgo di raccontarmi un po'... a modo mio. Faccio la mamma, la moglie e la maestra. Apro il cuore la mattina quando mi sveglio e di notte lo illumino di sogni che poi uso durante il giorno per condividerli con chi vorrà. Uso canti, immagini e danze per trovare una feritoia di luce con cui nutrire me stessa e i miei cari. Amo la vita, la sento e la respiro. Amo la gentilezza, l'arte e i desideri. Ma a volte ho paura e mi rifugio nelle braccia di amicizie profonde e sincere. E tutto questo è solo una parte di me...
Mariarita Ganci: Nata a Palermo nel 1997, ma chi mi conosce sostiene che fosse il 1897.
Ovunque vada porto con me carta e penna, scrivo poesie, sono un'appassionata della settima arte e di qualsiasi altra forma d'espressione artistica. Scrivo per necessità, per portare nel mondo esterno un po' del mio mondo interiore tramite le parole.
Trovo ispirazione nella radicalità e provo a razionalizzarla con la moderazione. Le tematiche a me più care spaziano dai diritti umani all'attivismo intersezionale, dalla filosofia alla psicologia. Sono una sostenitrice della comunicazione e della comunicabilità, credo fermamente che non ci sia pensiero che non possa essere compreso se espresso in modo efficace e se chi legge o ascolta sia davvero propenso a capire.
Ah, e nel tempo libero perseguo la carriera da giurista.
Collaboratori non più attivi
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