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We Are the World è finita

Nel 1985, in tutte le radio del mondo, si poteva ascoltare una, se non più volte al giorno, la canzone che divenne una delle hit più famose degli anni ’80: We Are the World. Tutti ricordano il brano e l’altrettanto celebre videoclip, scritto da Michael Jackson e Lionel Richie e prodotto da Quincy Jones. Per l’occasione fu creato il supergruppo composto da 45 artisti USA for Africa con l’obiettivo di raccogliere fondi, attraverso le vendite del disco, per la popolazione etiope, allora colpita da una devastante carestia.
Nello stesso anno, Bob Geldof (cantante dei Boomtown Rats) e Midge Ure (cantante e chitarrista degli Ultravox) riuscirono a concretizzare un’altra grande iniziativa: il concerto Live Aid, organizzato contemporaneamente al Wembley Stadium di Londra e al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia. L’evento fu seguito in diretta da quasi due miliardi di telespettatori.
Questi due momenti rappresentano un esempio di condivisione e solidarietà: la musica si presta a essere veicolo umanitario e strumento di unione tra le persone. [...]

“La mente è il processo che regola il flusso di energia e informazione, dentro di noi e tra di noi” Daniel Siegel
“Ogni vita vera è incontro.”
Martin Buber
In un mondo sempre più orientato alla ricerca del benessere interiore, molte pratiche spirituali e filosofiche mirano a calmare la mente e ad accedere a uno stato più profondo di consapevolezza. [...]

C’è chi ha la sfortuna di nascere troppo tardi e chi, come Charles Babbage, la disgrazia di nascere troppo presto. A metà dell’Ottocento, mentre Londra tossiva carbone e il treno a vapore era l’apogeo della modernità, Charles ebbe la malsana idea di concepire la macchina analitica: un’abnormità di ottone e ingranaggi che, a tutti gli effetti, era il prototipo del computer. Certo, non un calcolatore da scrivania, ma un’intera cattedrale di meccanica, programmabile, con memoria e processore. [...]

Prima dello Zen, i fiumi erano fiumi e le montagne erano montagne.
Durante lo Zen, i fiumi non erano più fiumi e le montagne non erano montagne.
Dopo lo Zen, i fiumi tornano ad essere fiumi e le montagne tornano ad essere montagne.
Durante lo Zen, i fiumi non erano più fiumi e le montagne non erano montagne.
Dopo lo Zen, i fiumi tornano ad essere fiumi e le montagne tornano ad essere montagne.
Maestro Zen
Negli ultimi decenni, i principi Zen sono stati incorporati in molte pratiche psicologiche contemporanee, come la Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness (MBCT) [...]

Ebbene sì, sono stato uno dei 65.000 che il 21 giugno del 1985 ha partecipato al primo concerto di Bruce Springsteen in Italia, nello stadio di San Siro, quando gli anelli erano ancora due e il prato del tempio del calcio era ricoperto da una semplice retina verde, i cui buchi ti permettevano di strappare un po’ d’erba del sacro suolo del tempio del calcio milanese e di portatela a casa come un trofeo. Una passione, quella per Bruce, cominciata nel 1981, quando mio fratello più grande portò a casa il doppio album [...]

“Forse, traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni, ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri […] inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà [...]

In ambito musicale si tratta senza ombra di dubbio del tema più dibattuto degli ultimi mesi, perfino nelle pagine satiriche: il “fenomeno” dei cosiddetti sold out fittizi, mediante i quali artisti (più o meno) di grido vantano attraverso i social di aver riempito stadi, piazze e palasport in largo anticipo, attraverso mirabolanti prevendite (fantomatiche, direi piuttosto) che dovrebbero garantire platee gremite in ogni ordine di posti.
Faccio un piccolo passo indietro [...]